Fare il genitore credo sia il mestiere, in assoluto, più difficile che si possa intraprendere.
Una delle cose che bisognerebbe sapere ed imparare è come gestire eventuali emergenze.
Ogni anno muoiono circa 50 bimbi per un boccone andato di traverso e in 30 hanno meno di un anno.
In questo articolo desidero porre alla tua attenzione, il problema di :
Come salvare tuo figlio se ingoia un nocciolo o una caramella.
A tale proposito ti invito a leggere questo articolo di una notizia realmente accaduta di come una mamma con delle nozioni di primo soccorso, ha saputo reagire e salvare la vita alla propria figlia :
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Bimba ingoia forcina: mamma la salva. Manuela Cusinato, 37 anni, di Empoli, ha salvato la propria figlia, Giulia. E’ successo nel tratto stradale tra Lastra a Signa-Ginestra Fiorentina, sulla Fi-Pi-Li. La donna stava viaggiando sulla sua Y10 in compagnia della figlioletta, seduta sul seggiolino nella parte posteriore.
Stavano tornando da Firenze, dove la donna da pochi mesi è titolare di un’agenzia immobiliare nella zona di Campo di Marte. Giulia si trovava dalla nonna paterna, la mamma la stava riportando a casa, a Empoli, dove vive insieme al marito originario di Firenze e all’altro figlio di 11 anni.
A un certo punto si è accorta che qualcosa sul sedile posteriore non andava: la bambina stava soffocando. La donna ha immediatamente fermato la macchina sul lato della superstrada. Dimostrando coraggio e sangue freddo si è appellata all’istinto materno: guardando la piccola Giulia ha capito subito che aveva ingerito qualcosa, è scesa di macchina e l’ha salvata. Ma cosa è successo di preciso?
La bambina aveva ingerito una forcina per capelli che la nonna gli aveva applicato: Giulia ha una foltissima chioma nera e l’uso delle classiche mollette è molto importante per lei. Probabilmente la bimba se l’è sfilata e se l’è messa in bocca. La freddezza della mamma è venuta fuori nel momento in cui si è ricordata del corso per la sicurezza sul lavoro (legge 626, come titolare di un’azienda) che aveva seguito qualche mese fa e che, tra le altre cose, insegna la manovra di Heimlich utile a far sputare a una persona in difficoltà un corpo estraneo ingerito per errore. Prima ha dato due colpetti alla bambina, poi ha provato a capovolgerla. Niente, Giulia rimaneva cianotica e non respirava.
È normale che i bambini mettano in bocca tutto quello con cui vengono a contatto fa parte del loro modo di percepire il mondo e di imparare e quindi può accadere così che un corpo estraneo determini una difficoltà di respirazione, ostruendo in tutto o in parte le vie aeree.
Allora, mettendoci più energia, la mamma ha praticato ancora la manovra e la bambina ha sputato la forcina, riprendendo finalmente a respirare. Sul posto, nel frattempo, era arrivata una pattuglia della Polstrada, che notando la vettura ferma a lato della carreggiata si era fermata per capire cosa stava succedendo. Gli agenti hanno subito fornito supporto alla donna, chiamando il 118 e scortandola fino alla stazione di servizio Q8. La signora Manuela era visibilmente scossa (un agente ha guidato la macchina) ma Giulia era salva.
Mamma e figlia sono due tornate a casa da sole, maall’arrivo il padre Leonardo Baldi si è accorto che alla forcina ingoiata da Giulia mancava un dente. Temendo che la bambina l’avesse ingoiato, i genitori l’hanno quindi trasportata al Pronto Soccorso diEmpoli, dove i sanitari si sono immediatamenteattivati. Preoccupati per la situazione, dopo una visita otorino-laringoiatrica i medici hanno consigliatoesami più approfonditi al Meyer di Firenze. Giulia è stata quindi sottoposta a una broncoscopia che ha dato esito negativo. La bambina adesso è a casa, un po’ scossa ma sta bene.
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Come hai potuto notare, la mamma ha reagito nel modo giusto e con le tecniche giuste;
- Tranquillità
- lucidità
- mancanza di panico
- giuste tecniche
Tutto questo è stato possibile grazie alla conoscenza, alla conoscenza data da un corso di primo soccorso.
Guarda il video con le tecniche :
Croce Rossa Italiana – Manovre Salvavita Pediatriche (manovre di disostruzione)
In quest’altro video disostruzione in un lattante.
In età pediatrica ( circa da 0 a 14 anni ) l’incidenza maggiore si ha tra i 6-8 mesi e i due anni.
Se vediamo che mette in bocca qualcosa sarà facile farglielo sputare ma se ci si trova in presenza di tosse convulsa o di rumore, simile a uno stridore, nell’atto dell’inspirazione ci si deve allarmare .
In caso di ostruzione completa, invece, il bimbo non è in grado di tossire, parlare e respirare e, se è grande, si porta le mani alla gola.
In presenza di una eventuale ostruzione totale il primo intervento deve essere fatto da chi è presente con il bambino.
1.Non dare ai bambini cibi solidi prima che siano in grado di masticarli e deglutirli, facendo attenzione soprattutto a caramelle e cioccolatini.
2. Non lasciare alla portata dei bambini, se non sono sorvegliati da un adulto, oggetti piccoli che potrebbero incuriosirli: bottoni, perline, spille, monete, giocattoli od oggetti grandi che possano essere smontati in piccole parti.
3. Acquistare giocattoli a norma, adatti per l’età dei figli, facendo attenzione che non si possano rompere o smontare in parti troppo piccine: per i bambini con meno di 10 mesi la sagoma dell’oggetto non deve essere inferiore a 30×50 millimetri, per i bimbi con meno di 3 anni il diametro deve superare i 31,7 millimetri.
4. Se avviene un incidente, non farsi prendere dal panico ma chiamare subito i soccorsi, sia facendo accorrere persone eventualmente nei paraggi che telefonando al 118.
5. In attesa di aiuto, praticare le prime manovre di soccorso; in caso di dubbi, si può restare al telefono con l’operatore del 118 per avere precise indicazioni sul da farsi.
6. Se il bambino ha più di tre anni, si deve sistemare leggermente prono in avanti con la testa verso il basso; quindi si danno 5 colpi decisi con il palmo della mano sulla schiena, in zona centro-laterale.
7. Se così non espelle il corpo estraneo, si deve praticare la cosiddetta manovra di Heimlich: sistemare un pugno sopra l’ombelico, circondarlo con l’altra mano e spingere verso l’interno e in alto contemporaneamente per aumentare la pressione interna al torace e facilitare l’espulsione. La sequenza di colpi alla schiena e manovre va ripetuta fino all’arrivo dei soccorsi.
8. Se il bambino è piccolo cambia la posizione di intervento: ci si deve sedere sistemando il bimbo a faccia in giù sulle gambe, dando colpi sulla schiena dal centro verso l’esterno. Poi deve essere posto su un piano rigido praticando compressioni toraciche simili al massaggio cardiaco. Mai metterlo a testa in giù, perché non ci sono evidenze di efficacia.
9. Se la vittima è incosciente, bisogna aggiungere la rianimazione cardiopolmonare ovvero fasi di respirazione bocca a bocca alternate a un massaggio cardiaco.
10. Una volta superata l’emergenza è comunque consigliabile sottoporre il bimbo a un controllo medico, per verificare ad esempio che non vi sia una polmonite ab ingestis provocata dal corpo estraneo rimasto nelle vie aeree.
Nei più piccoli può essere sufficiente prendere il bimbo e, tenendolo a testa in giù, ( 45 gradi ) colpirlo cinque volte con la mano libera in mezzo alle scapole, nella parte alta delle spalle ed effettuare la respirazione “bocca a bocca-naso” se, una volta eliminato l’oggetto, il bambino non dovesse riprendere spontaneamente a respirare.
Nei bambini più grandi, il soccorritore si deve sedere e deve mettere il bambino a cavalcioni delle proprie gambe a pancia in giù e con la testa e le braccia penzoloni. Con la mano darà dei colpi tra le scapole nella parte alta delle spalle.
Negli adulti, infine, bisognerà attuare la “Manovra di Heimlich”, che prevede che il soccorritore si metta dietro l’infortunato e, mantenendolo in piedi, lo abbracci da dietro tenendo le mani incrociate sull’addome tra la fine dello sterno e l’ombelico e dia dei forti colpi con le mani a pugno in questa posizione, dal basso verso l’alto (verso il torace) e dall’esterno all’interno.
Spero che con questo articolo ti abbia creato una curiosità.
Sicuramente il primo pensiero :
Non ci avevo mai pensato e spero che non accada mai
Certo, tutti speriamo che queste emergenze non capitino mai, ma prevenire è meglio che curare ….
Un corso di primo soccorso serve anche a questo, a dare tranquillità e lucidità, per poter rispondere nel modo opportuno.
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Andrea